La Toscana punta sul Vino: promozione al via con Buy Wine e Anteprime di Toscana
Al via un ciclo di corsi di formazione organizzati dal Gambero Rosso destinati ai Giovani Agricoltori di Confagricoltura. Un’opportunità per migliorare e rafforzare le competenze gestionali, comunicative e strategiche nei vari comparti dell’agroalimentare, necessarie oggi per crescere ed internazionalizzare le proprie aziende.
Tre workshop di due giornate ciascuno, che avranno inizio a febbraio e si svolgeranno fino ad aprile. I contenuti dei corsi riguarderanno, in particolare, i principi di controllo di gestione nei business dell’enogastronomia, la pianificazione, l’organizzazione degli eventi fieristici e l’internazionalizzazione, l’ottimizzazione delle risorse, le relazioni con i soggetti istituzionali e di mercato e si svolgeranno negli spazi della Città del Gusto di Roma, una struttura appositamente concepita per fornire le adeguate soluzioni logistiche in ogni occasione.
La Conferenza Stampa si svolgerà martedì 26 gennaio alle ore 11:30 a Roma, Sala Serpieri, Palazzo della Valle, C.so Vittorio Emanuele n. 101. Interverranno Raffaele Maiorano, Presidente dei Giovani di Confagricoltura; Paolo Cuccia, Presidente Gambero Rosso S.p.a e Luca Brondelli di Brondello, Presidente Enapra
Redazione Floraviva
"Un'occasione importante – ha spiegato l'assessore al turismo Stefano Ciuoffo – per approfondire la conoscenza dell'Elba ma anche un passo successivo al convegno che abbiamo organizzato sull'isola lo scorso dicembre durante il quale ci siamo confrontati sulle grandi opportunità che l'Elba è in grado di offrire al mondo del turismo e dell'enogastronomia. In un periodo in cui la stagione balneare è ferma cerchiamo di mantenere viva l'immagine e la piacevolezza che quest'isola evoca, ospitando a Firenze la sua tradizione culinaria".
Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d'imprese che si occupa di promozione dell'enogastronomia dell'Isola d'Elba e delle Isole dell'Arcipelago Toscano.
Ecco il calendario. Il 20 gennaio Paolo Gori di "Burde" ospita Massimo Poli de "La Taverna dei Poeti"; il 27 gennaio Claudio Vicenzo de "La Limonaia di Villa Rospigliosi" ospita Umberto Giacomelli de "Il Gallo Nero"; il 3 febbraio Filippo Saporito de "La leggenda dei Frati" ospita Marco Olmetti di "Pepenero"; l' 11 febbraio Claudio Bianchi de "I Ghibellini" ospita Giuseppe Sisillo de "L'Amandolo", il 17 febbraio Barbara Guarnieri di "Gustavino" ospita Luigi Muti di "Vento in Poppa"; il 25 febbraio Claudio Catalani de il "Pesce Rosso" ospita Mirko Lanari del "Belmare", il 3 marzo Luca Cai de "Il magazzino" ospita Amos Rota di "Emanuel"; il 9 marzo Silvia Miniera della "Sosta del Rossellino" ospita Danilo Ferrara di &quo t;Capo Nord". Il ciclo di serate dedicate all'Elba si chiuderà il 17 marzo alle ore 15,30 all'Accademia dei Georgofili con il convegno: "Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione".
Redazione Floraviva
Un tempo l'arancio amaro, Citrus aurantium, punteggiava le campagne, accolto vicino ai muri delle case o all'interno degli orti. Detto anche "melangolo" o arancio forte, è un piccolo albero sempreverde, coltivato da epoche immemorabili per i suoi oli essenziali estratti da foglie, frutti e fiori. Pianta rustica e facile da coltivare nei climi non troppo freddi, dona bellissime fioriture in primavera, quando sulla pianta si trovano anche i frutti vecchi e i frutti nuovi. Si può riprodurre da seme, mettendo a dimora direttamente in vaso a dicembre, in Luna crescente, la metà dei frutti maturi con terriccio e torba soffice, diradando, ovvero lasciando una piantina per vaso, nella primavera successiva. Dalle foglie si estrae un olio tonificante con effetto "addolcente" sul cuore, da cui elimina la tristezza. La buccia è un ottimo digestivo, mentre il succo dei frutti che si raccolgono a dicembre è l'ideale in cucina per sgrassare le carni arrosto o per condire fagioli e cavolfiori. La curiosità: dai fiori, le zagare, si estrae un'essenza detta "neroli". Prende il nome dalla duchessa Anna Maria Orsini di Nerola, che nel '600 la usava per profumare i guanti e fare bagni.
Redazione Floraviva
«Rintracciare la ‘tonicità’ (ricostituente) di alcuni ingredienti locali a me particolarmente cari». Così scrive la compositrice Roberta Vacca nelle prime righe dell’insolito libretto della sua creazione “Note di gusto – musimenù all’italiana per soprano, due flauti e quintetto d’archi” (2015). E subito dopo aggiunge: «attraverso un piccolo percorso eno-gastronomico ho voluto evidenziare alcune peculiarità linguistiche regionali che, associate a sotterranee citazioni di musica popolare, ‘armonizzano’ gli appetiti secondo vari gusti!»
Il musimenù di Roberta Vacca è stato composto appositamente per il festival fiorentino Suoni Riflessi, su sollecitazione del direttore artistico Mario Ancillotti. La prima esecuzione è avvenuta l’8 novembre alla Sala Vanni di Firenze durante il concerto-spettacolo “Terra – gastronomia musicale” presentato dal musicologo Alberto Batisti, direttore di Rete Toscana Classica. Interpreti il soprano Silvia Tocchini con l’Ensemble Nuovo Contrappunto: Mario Ancillotti flauto e direzione, Silvia D’Addona flauto, Pino Tedeschi e Matilde Urbani violini, Edoardo Rosadini viola, Alice Gabbiani violoncello, Riccardo Ragno contrabbasso.
Ecco alcuni frammenti audiovisivi dell’esecuzione delle ricette regionali musicate da Roberta Vacca e cantate in questa occasione da Silvia Tocchini con i relativi testi scritti. In tutto si tratta di cinque ricette regionali intercalate da tre sorsi musicali di Brunello di Montalcino puramente strumentali: “la piadena a la rumagnôla” (Emilia Romagna), “struncatura c'a n'duja” (Calabria), “pecora alla cottora” (Abruzzo), “cannola ca ricotta” (Sicilia) e “si licori fatu cun sa mutauci” (Sardegna).
Primo sorso di Brunello, piadina romagnola e secondo sorso di Brunello
1-Brunello di Montalcino: I sorso (Toscana) [dur. 10” ca.] – per ensemble
2-Piadena a la rumagnôla (Emilia Romagna) [dur. 1’40” ca.] – per soprano e quintetto d’archi
L’è la piò rumagnôla dal specialitê rumagnôli. L’è un pâ sanza lévd dla piò intiga usânza, còt int la lastra d’sas o int la tègia d’tëra cota messa sôra a la fiamba viva. Impasté tzenczent gram ad faréna cum tarzent gram ad gras, sêl, un pizgòt ad bicarbunê e tânt’agua tévda quânta u n’ vò par fê un impast piòtòst dur. Stindìl in zirc gròs circa mez centematar e de diametar ad quendg centematar. Cusi la pì sôra e’ tëst o la lastra, ziréndola spes e furéndla ad sôra cun al pônt d’una furzéna. La s’mâg na spachêda in du, imbutìda ad furmàj murbi (squaquarôn) o ad fet rusêdi d’panzèta, o ad chévul a la rumagnôla (u j è la rizèta). Al bon piadiìn fati in ca a gli ha da éssar sempar acumpagnêdi da un bël pö d’ven ròs (sansvéis o cagnena).
3-Brunello di Montalcino: II sorso (Toscana) [dur. 5” ca.] – per soprano, due flauti e violino
Frammento finale della ricetta abruzzese “Pecora alla cottora”
5-Pecora alla cottora (Abruzzo) [dur. 3’ ca.] – per soprano e quintetto d’archi
[…]
Mettatengi pocu vinu biancu e feciatelo svaporà. Mettate tuttu co la pecora dentru la cottora e po’ recropate tuttu co l’acqua bollente, feciate bolle, aggiustate co lo sale e pocu pepe e dopo circa n’oretta calatengi poche patane e feciatele coce bone cuscì se squajano e se quaja pure ju brodu. Po’ all’urdimu ‘ngi mettete l’atre patane e quanno so cotte e la ciccia se stacca daj’osso se po magnà.
Parte iniziale della ricetta sarda “Si licori fatu cun sa mutauci” e ultimo istante con applausi
8-Si licori fatu cun sa mutauci (Sardegna) [dur. 1’40” ca.] – per soprano e quintetto d’archi
Ainnànti dèpis(i) sciacuài sa mutàuci cun amòri, ponìdda-in s'àlcool aìntru de-un'ampùlla 'e bìrdi po chìmberi dìsi. Ammàintza (i) su (i)sciròpu, s'àcua e su tzùcuru: fai buddìri s'àcua ind'ùna pìngiara, càndu est (i)sfridèndi, aciùngi su tzùcuru e du abbulìgias po du fai sciòlli. Càndu s'iscìropu est(i) frìdu…
…de dòmu tùa.
Redazione Floraviva
Un divertimento sensuale e intellettuale al tempo stesso, condotto dal musicologo nonché eccellente gourmet Alberto Batisti, fra gustosissimi piatti e bevande rappresentati nelle musiche di grandi compositori fra il ‘700 e il ‘900, e anche in una composizione creata appositamente per questo concerto da Roberta Vacca (L’Aquila 1967): Note di gusto – per voce e ensemble, che ci diletterà, come spiega Mario Ancillotti, «con rapide ricette regionali italiane e in particolare con l’impareggiabile Brunello toscano».
E’ il terzo appuntamento del festival di musica classica Suoni riflessi, dedicato quest’anno ai “Quattro elementi”, e si terrà domenica 8 novembre, alle 11 di mattina, in Sala Vanni a Firenze, con il titolo “Terra – gastronomia musicale”. Gli interpreti del concerto - che riprende con varianti uno spettacolo di grande successo di alcuni anni fa - saranno l’Ensemble Nuovo Contrappunto diretto da Mario Ancillotti e composto da Silvia D’Addona al flauto, Pino Tedeschi e Matilde Urbani al violino, Edoardo Rosadini alla viola, Alice Gabbiani al violoncello e Riccardo Ragno al contrabbasso. Con loro il soprano Silvia Tocchini, il mezzosoprano Elena Pratelli, il tenore Alfio Vacanti, il baritono Paolo Morelli, il basso Francesco Facini e Gabriele Micheli al cembalo, al pianoforte e come tenore.
Il programma dell’8 novembre comprende, oltre alla citata composizione di Roberta Vacca, l’apologia dei maccheroni nell’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini (Pesaro 1792 – Passy 1868), di cui si conosce il debole che ebbe per la buona tavola, e il finale di Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo 1756 – Vienna 1791). Si potrà anche ascoltare una divertente e insospettabile cantata in onore del caffè (BWV 211 per voci e orchestra) di Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 – Lipsia 1750) e uno dei tanti brani di “tafelmusik” (musica da tavola) per i pranzi di corte composti da Georg Philipp Telemann (Magdeburgo 1681 – Amburgo 1767). E’ inoltre prevista l’esecuzione della traduzione in musica di quattro piatti (Plum Pudding, Queues de Boeuf, Tavouk Guenksis, Civet à Toute Vitesse) della Bonne cuisine - Ricette per voce e pianoforte del celebre direttore d’orchestra Leonard Bernstein (Lawrence 1918 – New York 1990) e la “poesia” sui cannoli alla crema della “Danse des Mirlitons” dello Schiaccianoci di Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Kamsko-Votkinsk 1840 – San Pietroburgo 1893). Da non dimenticare infine lo spassosissimo quartetto vocale Der Speisezettel (il menu) di Carl Friedrich Zöllner (Mittelhausen 1800 – Lipsia 1860).
Per ulteriori informazioni: www.suoniriflessi.it e la pagina su Facebook “Suoni Riflessi”.
Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro. (Con la card di Rete Toscana Classica si ha diritto al biglietto ridotto)
Per informazioni: 055-699223,
Redazione Floraviva
La via delle spezie era una rotta commerciale lungo la quale, in antichità, circolavano le merci pregiate, aromi e fragranze soprattutto, provenienti dal lontano Oriente e destinate al mercato europeo. Domenica 4 Ottobre dalle 11,00 alle 18,00 presso la splendida dimora seicentesca di Castello Quistini a Rovato in Franciacorta, avrà luogo un vero e proprio viaggio nel tempo per rintracciare le origini delle spezie e i diversi utilizzi, con esercitazioni pratiche per imparare a preparare curry, sale e olio, e una gustosa pausa con show cooking e buffet a base di spezie preparato da un grande chef, che illustrerà passo passo alcune ricette speciali (Chef Claudio Scotti di Osteria Scotti, noto ristorante situato a Paladina in provincia di Bergamo).
Il corso è organizzato da “Dimora Creativa” in collaborazione con “Amici delle spezie” e “Osteria Scotti”, sarà tenuto dal dott. Andrea Betti e dalla dott.ssa Alessia Scatena di Amici delle Spezie, esperti impegnati da tempo nella divulgazione con i loro incontri, e da Claudio Scotti, chef bergamasco che presenterà un gustoso buffet e alcune ricette per usare al meglio le spezie.
Un tempo le spezie erano un qualcosa di assolutamente diverso da come le conosciamo oggi, non solo un ingrediente utilizzato in cucina ma molto di più: qualcosa di profumato, raro e costoso, terapeutico e miracoloso, sacro e profano, quasi immorale.
I partecipanti entreranno a stretto contatto con i più noti aromi del mondo:
Spezie Occidentali e Spezie d’Oriente sono pensati come due momenti esperienziali. In una prima parte introduttiva, verrà spiegata l’importanza che le spezie rivestono per il nostro benessere e come queste si inseriscono nel concetto di sana alimentazione. Andremo poi a mostrare le piante da cui originano e le specifiche proprietà terapeutiche che caratterizzano ciascuna. Dopo averle presentate, i partecipanti potranno finalmente annusarle e toccarle per completarne la conoscenza.
Non mancheranno consigli e ricette per realizzare i migliori accostamenti gastronomici e per iniziare ad usarle da subito, nei piatti di tutti i giorni. A conclusione del corso verrà illustrato e spiegato come preparare un curry, un sale ed un olio speziato.
Scotti Ricevimenti porta con sé l’esperienza maturata nel settore da Claudio e Carla Scotti e dal loro gruppo di lavoro operativi nel settore della ristorazione e dell’ ospitalità sino dal 1954. Claudio Scotti infonde anche alla cucina la propria visione. Ricette molto curate, realizzate sempre con materiare prime di alta qualità e legate al territorio. L’impegno di tutta la famiglia Scotti ha portato all’apertura del nuovo locale “Osteria Scotti”.
Programma della giornata - Domenica 4 Ottobre
Ore 11,00-13,00
• “Spezie Occidentali” (Cumino, Coriandolo, Zafferano, Ginepro, Sesamo, Finocchio, Anice verde, Vaniglia, Peperoncino)
• “La Via delle Spezie” (quello che faremo in questa sede sarà un viaggio straordinario nel tempo, sempre in bilico tra suggestioni e realtà, per rintracciare le origini delle spezie e cercare di comprendere gli usi ed il valore che ad esse attribuivano le civiltà del passato, le genti del Medioevo, la società rinascimentale, l’uomo moderno)
Ore 13,00-15,00
• Show cooking e buffet a base di due piatti speziati a cura di Scotti Ricevimenti/Osteria Scotti con lo chef Claudio Scotti, che illustrerà alcune ricette a base di spezie
Ore 15,00-17,00
• “Spezie d’Oriente” (Curcuma, Noce Moscata, Chiodi di Garofano, Pepe, Cardamomo Verde, Anice Stellato, Cannella, Zenzero)
• Parte pratica con preparazioni varie (per iniziare ad usarle da subito, nei piatti di tutti i giorni, verrà insegnato a preparare un curry, un sale ed un olio speziato)
Ore 17,00-18,00
• Come coltivare le piante di spezie, con Marco Mariani di "Le piante del benessere".
Informazioni e iscrizioni: www.castelloquistini.com - +39 339 1351913 -
Il corso prevede una quota di partecipazione di 60,00 € comprensivo di buffet e durerà dalle ore 11,00 alle ore 18,00.
Redazione Floraviva