manifatturiero

Il sistema produttivo pistoiese ha dimostrato in questo anno una buona capacità di reazione e di cambiamento, restando allineato con la media italiana. È Federica Landucci, vicepresidente Confindustria Toscana Nord, a sostenerlo. Il vivaismo e il manifatturiero segnano un trend positivo, mentre vanno male l'export di cuoio e calzature.

Federica Landucci, vicepresidente di Confindustria Toscana Nord, si dichiara soddisfatta dei risultati di Pistoia: in un contesto internazionale difficile, il sistema produttivo pistoiese ha mostrato una buona capacità di reazione e di cambiamento con un trend positivo, più che allineato alla media italiana. Per Landucci si tratta della conferma che a Pistoia esiste un nucleo di aziende ben attrezzate ad affrontare le sfide attuali e una futura crescita.
Le imprese manifatturiere segnano un più nel terzo semestre 2016: hanno esportato prodotti per un totale di 272 milioni di euro con un aumento del +1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il confronto con le variazioni del primo e del secondo trimestre, rispettivamente +5,7% e +3%, evidenzia un rallentamento nella crescita, ma che si attesta comunque a +3,5% nei primi nove mesi del 2016.
Il settore moda, che rappresenta il 41% dell'export manifatturiero pistoiese, segna risultati diversi nel terzo trimestre: -7,7% cuoio e calzature (-4,3% sui nove mesi), +2,7% abbigliamento e maglieria (+9,8% sui nove mesi), -1,7% il tessile (+2% sui nove mesi).
Il settore meccanica allargata mette a segno un +13,8% di esportazioni nel trimestre rispetto al 2015 (+11% sui nove mesi). L'alimentare, che rappresenta l'11% dell'export pistoiese, aumenta del +13,4% nel terzo trimestre (+2,8% sui nove mesi).
In diminuzione invece le vendite all'estero del settore carta (-8,7% nel trimestre e +1% nei primi nove mesi) e del mobile, comprensivo dei materassi, (-14,5%). Il vivaismo, molto importante per Pistoia, segna un +12,8% nel trimestre luglio-settembre e un +12,8% nelle vendite all'estero.

Redazione

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