Pescia, arriva in via sperimentale il Senza Zaino alle scuole di Valchiusa e Alberghi .
PESCIA -E’ arrivata in queste ore la conferma che anche Pescia proporrà, nell’anno scolastico che sta per iniziare, la possibilità della formula “Senza Zaino”.
//COUNTER $document = JFactory::getDocument(); $document->addScript(T3_TEMPLATE_URL.'/js/count.js'); ?>
La data di inizio del servizio di refezione all’interno delle scuole statali, invece, è decisa dal singolo comprensivo in base all’organizzazione interna, nel rispetto dell’autonomia scolastica di ogni Istituto. Sarà cura dei singoli dirigenti comunicare al Comune e alle famiglie la data di attivazione del servizio mensa nel proprio comprensivo.
Per il servizio mensa, che a Pistoia conta 5558 iscritti, vengono rispettate le prescrizioni fornite dalla Asl, a cui il Comune si era rivolto per attuare correttamente le linee guida ministeriali e organizzare il servizio. Come scrive l’Azienda sanitaria nel parere richiesto dalla dirigente comunale all’Istruzione, occorre garantire la pulizia delle mani prima del pranzo (acqua e sapone o gel), la pulizia dei tavoli prima e dopo il pasto (a cura della Ristorart, che ha in appalto il servizio ristorazione), l’areazione dei locali, il distanziamento tra i commensali e l’utilizzo della mascherina (ad esclusione, chiaramente, del momento del pranzo) nei locali della refezione per insegnanti, collaboratori e allievi, fatta eccezione per i bambini sotto i 6 anni. Tra le prescrizioni dell’Asl vi è l’obbligo di sottoporre a sanificazione tutti gli oggetti, anche se non utilizzati a tavola, che potrebbero essere entrati in contatto con le mani di alunni, operatori e insegnanti. Per garantire maggiore sicurezza, saranno distribuite delle bottiglie d’acqua da mezzo litro per ogni bambino. Queste sono le linee generali, ma occorre precisare che il Comune ha dato piena disponibilità ai dirigenti scolastici per effettuare singoli sopralluoghi valutando ogni tipo di situazione, relativamente anche agli spazi a disposizione per la consumazione dei pasti e lo sporzionamento.
Redazione
Un particolare ringraziamento al Dott. Giampaolo Desii, al dott. Roberto Anichini, ai medici delle cure palliative Dott. Alberto Bologna e dott. Ssa Galli per l' umanità e professionalità dimostrata.
Infine un sentito ringraziamento all' US Pistoiese, alla sezione Wwf di Pistoia e agli amici di gioventù Don Piero e Don Cesare concelebranti la messa funebre.
Redazione
CHIESIMA UZZANESE -A seguito di un intervento su una lite familiare tra padre efiglio) i militari del nucleo operativo e radiomobile di Montecatini hanno trovato all’interno dell’abitazione, nella disponibilità del figlio, un trentanovenne pesciatino ma residente a Chiesina Uzzanese, 3 gr di hashish, 2 gr di marijuana, 78 gr di foglie di cannabis indica oltre a due piante di cannabis indica di circa mezzo metro all’interno del giardino, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento di dosi di stupefacente-
Il giovane è stato denuncito in stato di libertà per l’articolo 26 è l’articolo 73 comma 5 d.p.r. 309/1990 (coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti)
Redazione
Realizzata dallo scultore piastrese Leonardo Begliomini, grande amico e vicino di casa di Giancarlo, da oggi è posizionata seduta sulla panchina delle parole perdute che è collocata proprio davanti alla casa di Gianco e che da lui era stata così battezzata proprio perché era solito usarla per conversare con chiunque passasse di lì.
Dalla scomparsa di Gianco sono passati appena tre mesi e grazie all’iniziativa dell’Accademia della Bugia, della Pro Loco e della Misericordia de Le Piastre, quella che nei giorni del dolore era stata una semplice intuizione, ha preso forma e sostanza, diventando una solida realtà.
“E’ la Bugia più bella – spiegano Emanuele Begliomini, Cinzia Sebastiano e Claudio Gambini, magnifico rettore dell’Accademia della Bugia e presidenti della Pro Loco e della Misericordia de Le Piastre- tra tutte quelle che si possono raccontare: avevamo detto della scomparsa di Giancarlo, ed invece eccolo qui, seduto sulla sua panchina preferita, che aspetta che qualcuno si metta accanto a lui per la solita chiacchierata, amichevole e arguta. Siamo davvero molto felici di averlo di nuovo qui con noi, nella sua piazza e davanti alla sua casa. Grazie a tutti colo che hanno reso possibile questo piccolo miracolo”.
E sono stati davvero tanti a sottoscrivere per rendere sempre più cospicua la raccolta di fondi (oltre 5.500 euro) che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera (plasmata gratuitamente dall’autore) e la sua fusione con la nobile tecnica della cera persa.
Alla piccola ma sentita cerimonia hanno partecipato non soltanto i paesani di Giancarlo, ma anche molti dei suoi amici venuti da ogni parte d’Italia. Erano presenti, nella sua veste di presidente della Provincia de Le Piastre, l’assessore regionale Federica Fratoni e il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi con la fascia tricolore, a sancire la solennità dell’evento.
“Con questa statua, ho voluto trasmettere – spiega lo scultore Leonardo Begliomini – il senso dell’amicizia che ci legava. Siamo vissuti insieme e insieme abbiamo visto e fatto tante cose. Quindi quest’opera è dettata dal senso di amicizia e plasmata dall’affetto che ci legava. Ho cercato di darle una personalità, così come lui l’aveva. Ho voluto raffigurarlo con in una mano il bugiardino, simbolo del Campionato creato da lui, nell’altra il suo inseparabile bastone. Penso gli sarebbe piaciuta, perché aveva stima di me e del mio modo di lavorare. Però non credo che si sarebbe mai aspettato che il suo paese gli avrebbe dedicato una statua, perché era piuttosto modesto. Insomma lui ne ha pensate e fatte tante di cose, ma credo che a questo non avrebbe mai pensato “.
Nello stesso momento l'auto con a bordo l'autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del Prefetto, veniva affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un'altra micidiale raffica, che ferì gravemente Russo: l’agente morì dopo 12 giorni all'ospedale di Palermo.
Il generale Dalla Chiesa era stato inviato in Sicilia per provare a contrastare la mafia dopo i suoi grandi risultati nella lotta al terrorismo e alle brigate rosse. Il suo impegno e la sua figura di integerrimo servitore dello stato che non ha mai chinato il capo di fronte alle minacce di cosa nostra lo pone al fianco di uomini del calibro di Falcone e Borsellino: 10 anni dopo toccherà ai 2 magistrati simbolo della lotta alla mafia e ai loro uomini di scorta la stessa orribile sorte.
Nel 1996 la mafia ordina e esegue quello che probabilmente è stato il crimine più orribile che sia mai stato perpetrato nella lunghissima lista di omicidi compiuti dalla cosiddetta “onorata società” mafiosa: il figlio appena quattordicenne del pentito Santino Di Matteo venne ucciso dopo quasi 2 anni di rapimento e per punire il padre il corpo del piccolo Giuseppe venne sciolto nell’acido.
Per ricordare tutti coloro che hanno pagato con la vita l’impegno contro il mostro mafioso, il gruppo consiliare “Centrodestra per Pieve”, nelle scorse settimane, ha protocollato una mozione per impegnare il Sindaco e la Giunta a intitolare una via, una piazza o un parco alle “Vittime della mafia”. Si chiede inoltre all’amministrazione di attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani e di contrastare efficacemente ogni possibile infiltrazione mafiosa oltre ad organizzare convegni, mostre, incontri e quant’altro possa contribuire a far conoscere l’operato delle vittime della mafia e a conservare memoria del loro sacrificio nelle generazioni future.
Crediamo che la legalità e il suo rispetto siano alla base di ogni società civile; confidiamo che, almeno stavolta, il Sindaco e il Consiglio comunale approvino all’unanimità questa mozione che riguarda persone di ogni estrazione sociale e politica per rendere imperituro il ricordo del loro sacrificio.
Da qui a presentare come proprie richieste dei dati acquisiti e già ufficialmente presentati da Oreste Giurlani, ce ne corre.
E’ il caso del consiglio comunale straordinario o comunque urgente sui fatti del S.Domenico che sarebbe stato “invocato” dalla minoranza e che qualcuno ha voluto presentare come notizia, quando fino da subito nell’incontro con i capigruppo lunedì 31 agosto e in ogni caso durante la conferenza stampa ufficiale di giovedì 3 settembre, come testimonia il comunicato stampa elaborato dall’ufficio stampa, la stessa diretta facebook e i vari resoconti pubblicati, è stato per primo il sindaco Oreste Giurlani a dare questa indicazione e manifestare questa volontà.
Dunque che bisogno c’è di “invocare” una decisione già presa? Allora si tratta di strumentalizzazione pura e semplice e qualche perplessità la nutriamo anche su chi era presente alla conferenza stampa e non si è ricordato oppure ha omesso di tenere presente questa posizione.
Comunque sia, i cittadini stiano tranquilli : il sindaco Giurlani, la giunta, la maggioranza e il nostro gruppo Pescia Cambia vogliamo più di tutti fare chiarezza e offrire ai cittadini tutte le notizie nella massima trasparenza, come abbiamo sempre fatto. Lasciamo agli altri i giochetti e le insinuazioni.
Pescia Cambia
Il nido è aperto ai bambini dai 12 ai 36 mesi ed è stato realizzato in alcuni ambienti non utilizzati all’interno della scuola dell’infanzia La Margherita, che adesso diventa uno spazio 1-6 anni nell’ottica della valorizzazione della continuità educativa.
Proprio su questo edificio scolastico, il Comune ha da poco concluso i lavori di efficientamento energetico: un’opera da 120mila euro realizzata attraverso i fondi Kyoto intercettati dall’Amministrazione comunale.
Questa mattina il nido è stato inaugurato dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, dall’assessore all’istruzione Alessandra Frosini e dal personale dei servizi educativi comunali. Presenti anche il Vescovo Fausto Tardelli per la benedizione e Roberto Rimediotti, vicesindaco del Comune di San Marcello Piteglio con cui l'Amministrazione di Pistoia ha siglato un protocollo d'intesa per l'accesso dei bambini residenti nel vicino Comune.
«Mantenere servizi qua, è l’unico modo per mantenere viva la montagna. Questo nido prima ancora che dal nostro lavoro nasce dall’idea delle persone residenti qui, che hanno sempre detto quanto la mancanza di uno spazio per i più piccoli fosse problematica. Ecco, adesso questo nido esiste. È a servizio delle zone collinari e montane ma anche della città, perché qui si arriva in poco tempo e si respira un’aria autentica di comunità. Un grazie particolare alle maestre e al personale di questa scuola»
«Questo nuovo servizio è uno dei frutti del lavoro incessante portato avanti in questi ultimi mesi dal servizio istruzione e dall’edilizia scolastica. Inaugurare un nido oggi, a poche ore dalla ripresa della scuola, è un segnale importante, così come importante è stata l’inaugurazione di ieri dei lavori di messa in sicurezza del Melograno. Continuiamo a lavorare, grazie ai nostri uffici, sulla sicurezza degli edifici e sull’organizzazione dei servizi, per garantire tranquillità alle famiglie. Questo nuovo spazio appena inaugurato – conclude Frosini – è un’occasione anche per chi risiede in città e vuole scegliere per il proprio figlio un ambiente in cui è forte il legame con il contesto naturale in cui si inserisce».