Serravalle Civica: "La risposta del Sindaco è inaccettabile"

Serravalle Civica interviene sulle spiegazioni fornite dal Sindaco in merito al rifiuto della petizione sulla discarica del Cassero.

"Il Sindaco ha fornito al sig. Prefetto le spiegazioni relative al rifiuto della nostra petizione, che risultano totalmente pretestuose e inaccettabili. Abbiamo espresso ancora una volta le nostre considerazioni al sig. Prefetto, prima di conferire con lui di persona.
Riguardo al PEBA abbiamo richiesto il file oppure il documento cartaceo e che venga pubblicato - se esiste (perché secondo noi il provvedimento a cui il sindaco si riferisce non è il PEBA)- , sul sito ufficiale del Comune, come richiede la legge".

Di seguito pubblichiamo l'esposto sulla petizione del Comitato cittadino per la discarica

"La sottoscritta Elena Bardelli, in qualità di referente del gruppo "Serravalle Civica", fa notare quanto segue.

1) Sono inaccettabili e pretestuose le affermazioni del sindaco che lamenta intralci al lavoro degli uffici causati dalle nostre richieste di accesso agli atti: tutti i cittadini hanno tale diritto, previsto, garantito e disciplinato dalla legge.
Inoltre inviare gli atti richiesti, se si hanno, non comporta una grande perdita di tempo: basta inviarli tramite PEC con un click.

2) È vergognoso che il sindaco risponda al sig Prefetto di avere già dato le risposte contenute in questa lettera nella lettera precedente, datata 15 aprile 2023 (e non 17 aprile), che alleghiamo. Nella sua prima risposta, come è possibile evincere, il sindaco affermava l'inutilità della petizione in quanto le nostre proposte sarebbero già contemplate nella convenzione stipulata da ente comunale e gestore della discarica. Proprio per questa inaudita risposta, non corrispondente a verità, abbiamo presentato esposto presso la Procura della Repubblica.

3) Nella lettera ricevuta si fa riferimento al fatto che il testo presentato non sarebbe una petizione, come anche il sig. Vicesindaco ha affermato apertamente davanti ai cittadini presenti all'assemblea pubblica sulla discarica, svoltasi il 5 giugno scorso. Come si evince dagli altri allegati, prima di iniziare la raccolta delle firme ci rivolgemmo al Segretario Generale, inviando il testo e ottenendo gentilmente dallo stesso le indicazioni da mettere in pratica. Perché in quel momento il Segretario non ci ha fatto notare che il testo non corrispondeva ad una petizione? Si aspetta adesso per comunicarlo?

4) Nella lettera viene offerto anche un terzo motivo del rifiuto della petizione (i motivi vengono dati a pezzi e bocconi, mancando di rispetto a chi l' ha sottoscritta): "l'ente non ha potuto dare seguito alle richieste inserite nella petizione al fine di evitare una indebita ingerenza nelle mansioni e nelle funzioni di altri organi", ritenendo ciò la richiesta del ricorso a controlli esterni sull'operato della discarica, che come specifica il testo della petizione NON POSSONO E NON DEVONO sostituire i controlli tecnici degli organi regionali competenti (vedi allegato). Abbiamo specificato a chiare lettere che i compiti di vigilanza da attribuire al Comitato non devono sostituire i controlli di Arpat e ASL e che il ricorso ad analisi di laboratori accreditati esterni servirebbe a rafforzare e confermare gli esiti delle analisi degli enti competenti.

Informiamo che, a motivo di questa ultima motivazione, che presenta affermazioni non corrispondenti a verità, ci rivolgeremo ulteriormente alla Procura della Repubblica.
Siamo stanchi delle manipolazioni, politiche o di altra natura, di questa giunta. Le parole scritte non si possono cambiare".

Redazione

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