Il movimento Aurora si esprime sulla Multiutility Toscana

Il movimento Aurora si esprime sulla non ammissione del quesito referendario promosso dal comitato "No privatizzazioni, no Multiutility”.

A parlare della petizione che ha raccolto ben 1400 firme è il segretario del movimento Aurora, Elena Bardelli.
"La Commissione nominata dal Consiglio comunale per la valutazione del quesito contro la quotazione in borsa del progetto Multiutility rende noti i motivi per cui la petizione non è stata accolta.
Il primo riguarda l’incompetenza del Consiglio comunale in tale decisione perché il comune detiene solo il 5,48% di azioni della holding. Per la stessa percentuale - afferma Bardelli - il comune ha però impegnato un bene pubblico con la consapevolezza, dunque, di non aver voce in capitolo nelle future scelte della multiutility.
Il secondo motivo di non ammissibilità è rappresentato dal fatto che il quesito non precisa la percentuale della quotazione in borsa, che riguarderebbe "solo" il 49% delle azioni. La holding, però, interamente pubblica, mediante le quotazioni in borsa sarà di fatto privatizzata. Il "bene di tutti" - conclude la nota il segretario - diventerà il bene per pochi  nonostante sia severamente vietata la vendita dei beni demaniali di prima necessità. È il caso di dire " fatta la legge, trovato l'inganno".

Redazione

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