Confermata La “Gran fondo delle Terme” del 22 Marzo -350 ad oggi gli iscritti-

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Tutti il giorno le notizie per Pistoia e la Valdinievole


Al Gucci Museo di piazza della Signoria, dal 13 marzo fino al 20 settembre, è allestita la mostra The Language of Flowers, a cura del direttore di Palazzo Grassi-Punta della Dogana, Martin Bethenod. Riunisce le opere di quattro artisti diversissimi per background e scelte espressive, ma accomunati, nel caso specifico, dall’attenzione all’iconografia dei fiori, un tema piuttosto caro alla maison fiorentina. C’è la fotografa francese Valérie Belin, presente con due opere in cui mescola motivi floreali a volti femminili, enfatizzando la natura incerta e a tratti ambigua della relazione tra natura e artificio, reale e virtuale. C’è l’olandese Marlene Dumas, che, attraverso la raffigurazione pittorica di un bouquet floreale che fluttua sul mare blu, rievoca il ricordo doloroso di un lutto. C’è l’artista plastica marocchina Latifa Echakhch, che partecipa con l’installazione realizzata con gelsomini freschi e, dunque, comunicante anche sul piano olfattivo, ispirata dalla fragilità e dallo slancio delle cosiddette rivoluzioni arabe. C’è, infine, il grande fotografo statunitese Irving Penn, scomparso nel 2009, con due dittici deggli anni ’60, realizzati volgendo la stessa immagine dal colore al bianco e nero. Si visita in pochi minuti, The Language of Flowers, ma si fatica a lasciarla. Sarà per l’odore dei gelsomini, sarà per il richiamo bisbigliato dai fiori e per la loro capacità di amplificare la forza espressiva dell’arte. O viceversa.
Redazione Floraviva

Ricco il programma dell’evento che quest’anno, oltre agli appuntamenti consueti, che condurranno i visitatori alla scoperta delle ville e dei giardini del Borgo delle Camelie, della mostra del fiore reciso e del Camelieto, vede rinnovarsi la collaborazione con il Giappone con cerimonie del tè e iniziative dedicate all’Ikebana. In programma inoltre convegni e conferenze organizzati dalla Società Italiana della Camelia, che quest’anno festeggia i 50 anni di attività. Anche per l’edizione 2015 la Mostra rinnova la collaborazione con la città di Lucca dove si svolgono alcuni eventi ad essa collegati.
Il programma del primo fine settimana: Borgo delle Camelie (S. Andrea e Pieve di Compito): Centro Culturale Compitese: Mostra scientifica del fiore reciso; Società Italiana della Camelia: postazione per informazioni e consigli, esposizione dei fiori recisi delle delegazioni di Liguria, Lombardia ed Emilia. Sabato 15 marzo alle 16 convegno in onore dei 50 anni di vita della società. Sabato 14 e domenica 15 marzo Scuola diIkebana: dimostrazioni e laboratori su prenotazione con l’Antica scuola Adaki, Mostra di Ikebana ‘L’energia nascosta’; La Fabbrica delle Camelie: visita alla serra dove si riproducono le varietà presenti nel Camelieto; Mercato di camelie, libri, tè di tutto il mondo e oggettistica da tè; Partecipazione straordinaria di Erbolario che presenta la nuova linea dedicata alla camelia. Camelieto: domenica 15 marzo 10.30 visita guidata con esperti della Società delle Camelie, ore 12 intitolazione di una camelia alla memoria di Alessandra Biagi e di tutte le donne vittime di violenza. Sabato 14 e domenica 15 marzo Villa Orsi:Cerimonia del tè a cura della delegazione giapponese di Shizouoka. I visitatori potranno visitare l’Antica Chiusa Borrini (piantagione del tè e vendita del primo e unico tè italiano) e i giardini delle ville del borgo dove si svolgono anche eventi culturali: Villa Borrini, villa Giovannetti, villa Orsi, Villa Torregrossa. Altri luoghi simbolo del borgo delle camelie sono l’Antica torre di segnalazione, la Chiesa di S. Andrea di Compito, che ospita concerti e mostre, il Frantoio La Visona (vendita e degustazione di prodotti tipici locali e dell’olio del frantoio, vendita di birra artigianale locale Birroir).
Tra le iniziative collaterali, postazioni per la degustazione delle acque delle sorgenti; escursioni, interventi musicali di allievi e maestri del laboratorio Musicale La Rondine, della Civica Scuola di Musica, della Filarmonica G. Puccini, de La Dama e l’Unicorno; Camelie a tavola: particolari menù e convenzioni con i punti ristoro del Borgo delle Camelie e del Compitese; laboratorio della seta da baco alla lavorazione del filo, a cura di Stefania Maffei dell’azienda agricola Corte Gloria. In occasione della Mostra, Villa Mansi a Segromigno in Monte, Villa Reale a Marlia e Villa Torrigiani a Camigliano praticheranno sconti e promozioni sul biglietto d’ingresso. Iniziative a Lucca: a Villa Bottini sarà possibile visitare, ad ingresso libero, la IX Mostra nazionale di pittura e disegno botanico e la I Mostra di arte moderna sulla camelia. Dal parco di villa Bottini partiranno percorsi alla scoperta di piante secolari di camelia che interesseranno il complesso di San Micheletto e l’Orto Botanico. Le visite, gratuite, saranno guidate dagli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Busdraghi di Mutigliano e si svolgeranno il sabato e la domenica alle ore 11 e alle ore 15.
Il costo del biglietto - che comprende parcheggio auto, servizio navetta, accesso e visita al Borgo e alla mostra - è 6 euro, gratuito per ragazzi sotto i 12 anni e disabili con accompagnatore. Servizio navette: l’area della manifestazione è chiusa al traffico. E’ predisposto un apposito servizio navetta che parte dalle stazioni di via Tazio Nuvolari, Area industriale del Pip di Carraia e via di Tiglio-Frantoio Sociale del Compitese, a Pieve di Compito.
Per informazioni e prenotazioni: Centro Culturale Compitese - Segreteria Mostra Antiche Camelie della Lucchesia 0583/977188 - 366/2796749 - www.camelielucchesia.it -
Redazione Floraviva

“Dobbiamo essere consapevoli della straordinarietà della nostra cucina che rappresenta - commenta Martina - già un grande attore economico e che ha ancora potenzialità formidabili da esprimere. Per farlo dobbiamo passare dall’esperienza individuale a un vero e proprio progetto collettivo, che possiamo collegare in modo diretto a un evento eccezionale come Expo 2015. Faremo vivere agli altri Paesi partecipanti la nostra realtà incredibile enogastronomica non solo come fatto identitario, ma anche come leva straordinaria del sistema Italia. La ricchezza del nostro patrimonio gastronomico e le tante professionalità, la passione e il genio dei nostri chef saranno protagonisti del racconto del nostro Paese anche oltre l’Esposizione di Milano. Anche su questo fronte dobbiamo imparare a fare squadra, partendo da un obiettivo comune: portare in alto la cucina italiana”.
“Abbiamo discusso con gli chef di alcuni dei punti fondamentali per il settore: dalla formazione scolastica al rapporto con la pubblica amministrazione, dal tema del lavoro a quello dell'internazionalizzazione e della tracciabilità dei prodotti sia all’interno dei confini italiani che all’estero. La lotta alla burocrazia inutile va fatta anche in cucina, così come diventa decisivo saper comunicare meglio i grandi passi avanti fatti dall’Italia. Abbiamo talenti straordinari, dobbiamo valorizzarli meglio e far sì che diventino ancora di più ambasciatori anche della nostra agricoltura. Tutte questioni che – spiega il Ministro Martina – affronteremo in un secondo appuntamento del Forum, che si terrà il prossimo luglio proprio a Expo e che coinvolgerà non solo altri chef, ma anche altri Ministri del governo proprio per avanzare nel lavoro”.
Al primo Forum della cucina italiana erano presenti tra gli altri: Massimo Bottura, Carlo Cracco, Franco Pepe, Antonia Klugmann, Pietro Zito, Claudio Liu, Marco Reitano, Ugo Alciati, Cesare Battisti, Moreno Cedroni, Pietro Leemann, Enrico Cerea, Aurora Mazzuchelli, Antonio Santini, Norbert Niederkofler, Niko Romito, Gennaro Esposito, Corrado Assenza, Pino Cuttaia, Cristina Bowerman, Simone Padoan, Gianfranco Vissani, Antonello Colonna, Fulvio Pierangelini, Igles Corelli.
Redazione Floraviva


Alla presentazione del cortometraggio sarà presente, oltre al cast, anche l’assessore alla cultura, Elena Becheri. La proiezione, a ingresso gratuito, avverrà con il supporto di strumenti tecnici particolari: le casse Ledysound di Metalgelli di Pistoia, con suono emesso a 360°. Il regista Filippo Basetti (fotografo, videomaker e artista visivo) ha dato vita a un lavoro originale, grazie alla direzione fotografica di William Castaldo: una trilogia appassionante e ricca di mistero. Le ambientazioni intendono sottolineare e valorizzare la bellezza del paesaggio toscano, puntando l’obiettivo su Pistoia, Siena, sulle spiagge di Marina di Vecchiano in Versilia, sui castelli medievali come quello a Serravalle Pistoiese con la sua antica rocca del Barbarossa. “L’ultimo incontro” ricorda anche i classici della letteratura e il cinema d’autore, spaziando dalla Divina Commedia dantesca alla serie televisiva “Ai confini della realtà”. I richiami sono anche più attuali, facendo riferimento alle web series più note e all’arte visiva contemporanea. L’attore toscano Alessandro Mollo è affiancato in questa trilogia da Fabio Rubino e Sara Billi, con un cameo del pistoiese Alessandro Timpanaro e la sceneggiatura di Lorena Rocchi. Una riuscita sottoscrizione e la presenza su più canali web (il blog http://ultimoincontro.tumblr.com/ e il sito www.ultimoincontro.it ) segnalano già un grande successo del cortometraggio. Anche la critica ha già espresso pareri positivi per la storia densa di suspense, gli attori comunicativi, per una regia e fotografia altamente artistiche e una bella colonna sonora, firmata Nadia Tirino. Le prossime proiezioni avverranno in altre città toscane, come Pisa e Firenze.
Redazione Floraviva


La Toscana è l’unica regione europea ad aver recuperato interamente il tratto della Via Francigena che passa sul suo territorio. Di fronte ad associazioni culturali, rappresentanti di istituzioni europee e operatori turistici il presidente Enrico Rossi e l'assessore alla cultura Sara Nocentini hanno fatto gli onori di casa, insieme al direttore dell'Istituto italiano di cultura, Paolo Grossi, a Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione europea delle Vie Fracigene, Eleonora Berti, Itinerari culturali del Consglio d'Europa, Walter Zampieri, capo unità politiche culturali della Commissione europea, e il direttore Turismo di Toscana Promozione, Alberto Peruzzini. L'incontro è stato animato da Luigi Nacci, scrittore e viaggiatore, vero conoscitore della via Francigena toscana, a cui ha dedicato il suo ultimo libro "Alzati e cammina: sulla strada della Viandanza" (Ediciclo Editore). “Dal 2014 – ha detto il presidente Rossi - la Via Francigena si aggiunge alla ampia offerta della Toscana, fatta di arte, storia, paesaggio ed enogastronomia. Si tratta di un nuovo turismo, quello più spirituale, di elevatissima valenza culturale. Un turismo slow, riflessivo, di chi ama il contatto con la natura. Un cammino europeo, che noi vogliamo dedicare a tutti i giovani di questo continente, rendendolo attrattivo ai loro occhi grazie anche ad un accesso alla banda larga su tutto il percorso”. “Ed è anche da sottolineare il dato economico della Via Francigena – ha aggiunto Rossi - che nel 2014 ha contribuito al Pil toscano per 24 milioni: all'incirca come la metà del fatturato dell'aeroporto di Firenze. Noi vogliamo che diventi una nuova infrastruttura del turismo regionale, in grado di creare 500 posti di lavoro in un anno”. Il percorso ufficiale da Canterbury a Roma è fatto di 2000 km e si articola in 79 tappe, attraverso quattro Paesi (Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia). Quello italiano attraversa sette regioni e 140 Comuni con 44 tappe. Il tratto toscano è di 370 km e attraversa 38 Comuni. Percorrendo 25 km al giorno servono due settimane per compiere l'intero percorso, interamente messo in sicurezza e ben segnalato. La Toscana ha recuperato il tracciato grazie ad un investimento di 16 milioni (otto per la messa in sicurezza, due per la segnaletica e sei per le strutture ricettive: oltre 1200 lungo l'intero percorso nel raggio di un km dal sentiero).Rossi conclude: “Una vera e propria infrastruttura che nel 2014 è stata frequentata da oltre 150mila viandanti, con un incremento sul 2013 del 20%. Numeri che ci dicono che abbiamo fatto la cosa giusta. Siamo soddisfatti. Ringrazio il presidente Prodi che all'inizio della legislatura mi incoraggiò ad intraprendere questa iniziativa. Visti i risultati devo dire che aveva ragione”.
Redazione Floraviva
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