Maioriello (FDI): Regione e Provincia spieghino il progetto della variante
Valentina Maioriello, Componente del direttivo di Fratelli D’Italia Pescia, torna a trattare l’argomento variante di Collodi: "Regione e Provincia spieghino il progetto della variante coinvolgendo i cittadini".
"La realizzazione della variante è di indiscutibile rilevanza in quanto ha diversi obiettivi tra i quali la messa in sicurezza Della viabilità per i cittadini di Collodi oltre che per i turisti frequentatori giornalieri del Parco, la salvaguardia del settore cartario e ultimo, non per importanza, il rilancio e la realizzazione del nuovo Parco di Pinocchio. Un progetto definitivo e più che altro di effettiva realizzazione sarebbe indispensabile, ma ancora manca all’appello sulla variante Sono invece al vaglio 3 ipotesi di progetto, uno di questi reso pubblico, che lo definirei ambizioso se non altro per la entità finanziaria, in quanto non si ricordano interventi dal valore di 30 milioni di euro nelle nostre zone. Il progetto viene reso pubblico dopo un ritardo di almeno un anno dalle date annunciate e senza che vi sia stato un imprescindibile rapporto di collaborazione tra tutti gli enti coinvolti nella sua stesura, tra i quali Provincia di Lucca, Comune di Capannori, Comune di Pescia e Comune di Villa Basilica –sottolinea- per verificare se sussista la possibilità effettiva dell' intervento che propone questo primo progetto "lanciato" in pasto all'opinione pubblica forse più per dimostrare che qualcosa si è fatto con i soldini stanziati per la loro stesura.
Sul progetto reso pubblico considerato l'impatto ambientale e sociale che provoca, proponendo addirittura una Galleria sotto lo storico paese di Collodi, sarebbe auspicabile e necessario incontrare la popolazione dei territori coivolti non solo per metterla a conoscenza di come si voglia procedere, ma anche per consentire un confronto diretto tra cittadini e istituzioni Collodi è una grande risorsa economica, culturale e turistica, del territorio che va oltre il nostro comune le scelte future che lo riguardano peseranno sul suo futuro sociale ed economico tutto sarà legato alla realizzazione di uno di questi progetti ...per la loro stesura resta quindi indispensabile una stretta collaborazione di tutte le forze politiche attraverso i loro rappresentanti coinvolgendo le amministrazioni comunali provinciali regionali e nazionali affinchè il progetto variante si basi su solide basi politiche istituzionali Solo allora Collodi potrà godere di tutta quell’attenzione che finora gli è stata negata, affinchè possa diventare quel polo attrattivo che merita di essere".
Redazione



Georgofili Riccardo Russu, già direttore del Servizio Fitosanitario Regionale (SFR) della Toscana, e
Pio Federico Roversi, direttore nazionale del Centro di Ricerca Difesa e Controllo del CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) e referente per l’Istituto nazionale di riferimento per la protezione delle piante. Nei loro interventi hanno spiegato che, in estrema sintesi, i regolamenti europei in materia fitosanitaria hanno reso gli operatori professionali sempre più responsabili dello stato di salute delle piante e, come stabilito dalla riforma del sistema fitosanitario dell’anno scorso (D.lgs n. 19 del 2 febbraio 2021), lo stato di salute deve essere attestato da laboratori riconosciuti dal Servizio Fitosanitario Nazionale (SFN) come idonei a svolgere analisi non ufficiali su richiesta delle aziende. D’altra parte il sistema pubblico costituito dai Servizi Fitosanitari Regionali non ce la fa da solo a controllare l’enorme quantità di materiale vegetale che arriva nei punti di ingresso del nostro Paese, e nel frattempo però le minacce fitosanitarie da organismi nocivi come la Xylella sono sempre in agguato. Quindi sarebbe davvero auspicabile un laboratorio fitosanitario autogestito dai vivaisti in grado di rispondere alle esigenze distrettuali. 




