Caldo e piogge rilanciano la stagione anche sui nostri monti. Dall’Appennino pistoiese alle colline, raccolte abbondanti ma attenzione a sicurezza e regole.
La stagione dei funghi entra nel vivo anche in Toscana, e non mancano le soddisfazioni per gli appassionati della Valdinievole e della montagna pistoiese.
Dopo un avvio primaverile piuttosto povero, il mix di caldo intenso e piogge frequenti di queste ultime settimane ha fatto “buttare” porcini e altre varietà sia nelle zone di alta quota che nei boschi collinari. Coldiretti, insieme a Federforeste, segnala come in tutta Italia – e anche nella nostra provincia – si stiano trovando non solo i classici Boletus edulis, ma anche finferli, steccherini dorati e perfino specie tipiche di stagioni più fresche come il porcino rosso.
Segno che il calendario micologico sta cambiando, seguendo sempre più i microclimi locali.
Regole d'oro
Per evitare rischi e danni all’ambiente, Coldiretti ricorda le regole d’oro della raccolta:
- scegliere sentieri adatti alle proprie capacità
- informare sempre qualcuno del percorso
- verificare le previsioni meteo
- indossare scarponi e abbigliamento a strati e portare uno zaino con l’essenziale.
- È bene raccogliere solo funghi che si conoscono con certezza, facendoli eventualmente controllare dal servizio micologico dell’Asl di Pistoia.
- Vietati rastrelli e uncini che rovinano il sottobosco;
- obbligatorio il cestino rigido e areato al posto dei sacchetti di plastica.
Inoltre, in molte aree della Toscana serve un tesserino di raccolta: informarsi prima evita sanzioni salate.
Con i boschi che coprono circa il 50% della superficie toscana – dalla Garfagnana alla Montagna pistoiese, dal Mugello al Casentino – i funghi non sono solo una passione, ma anche una piccola economia locale, grazie a ristoranti, mercati e sagre autunnali che valorizzano questi tesori del sottobosco.
Zone calde per i porcini in provincia di Pistoia
Zone calde per i porcini (Secondo segnalazioni di cercatori locali e condizioni meteo di agosto)
- Abetone e Val di Luce – Alta quota, sottoboschi di faggio e abete: porcini in ottima forma. Maresca e Gavinana – Buona presenza sia di Boletus edulis che di finferli, soprattutto dopo le piogge.
- Marliana e Serra Pistoiese – Collina e mezza montagna: buttate brevi ma intense. Montalbano – Qualche segnalazione in ombra e zone umide, ma quantità più ridotte.
- Montagna della Valdinievole – Le undici castella tra cui Pontito, Vellano, Medicina: alcune zone molto generose, attenzione alle pendenze e ai sentieri scivolosi.
Consiglio dei veterani
Partire presto al mattino, dopo una notte umida, aumenta le possibilità di trovare funghi in perfette condizioni.
Redazione