“Facciamoci un Selfie”: i risultati dopo un anno

Compie un anno il progetto del San Jacopo per migliorare gli stili di vita degli operatori. Primo passo per un’alimentazione consapevole.

Compie un anno “Facciamoci un Selfie”, il progetto, al momento l’unico del genere, introdotto al San Jacopo per il miglioramento degli stili di vita degli operatori. Tra le criticità che emergeva dall’indagine era il grande utilizzo di cereali raffinati. Grazie all’intervento messo in atto i è più che raddoppiato il consumo di cereali integrali (da 5 Kg a 12 Kg settimanali).

I dati sono stati forniti dal servizio di ristorazione attraverso Ge-Sat (la società che si occupa della gestione dei servizi non sanitari del presidio).

I cereali integrali sono stati introdotti quotidianamente nella mensa aziendale come proposta alimentare alternativa, insieme a proteine salutari (come carni bianche e pesce), a verdura e frutta. Il piatto proposto si basa sulle linee guida nutrizionali internazionali – il piatto del mangiar sano di Harvard - e offre agli operatori la possibilità di usufruire di un piatto unico (ribattezzato “piatto selfie”) bilanciato, in qualità e quantità.

“Ricordiamo – afferma il gruppo di progetto- che il cereale integrale, rispetto al cereale raffinato (pane, pasta, riso) ha un ridotto l’indice glicemico, induce un miglior profilo lipidico, aumenta la sazietà e migliora la funzione intestinale. Il piatto unico consente inoltre di limitare il carico glicemico, spesso legato alla quantità in eccesso di alimenti consumati in un pasto”

Oltre al “piatto selfie” per combattere la sedentarietà sono stati organizzati dei gruppi di cammino nel frutteto adiacente al presidio ospedaliero con percorsi appositi ai quali gli operatori hanno aderito con incontri settimanali.

Le azioni concrete del Progetto fanno seguito ad un questionario (in forma anonima) proposto, nell’autunno del 2022, con il quale ai 1.363 operatori dell’Ospedale di Pistoia veniva chiesto di autovalutarsi nelle loro abitudini (aspetti della sfera fisiologica, psicologica, alimentare e ambientale/relazionale); sulla base delle loro risposte sono state promosse le iniziative come il mangiar sano e l’attività fisica.

I componenti del gruppo do progetto sono: il dottor Alessandro Capitanini, che ne è il promotore ed è direttore della struttura operativa complessa di Nefrologia e dialisi, le dottoressa Donatella Reami (medicina preventiva), Donatella Salvi e Sara Menzogni (servizio prevenzione e protezione, ambito Pistoia e Prato), Alessio Bonari (psicologo) e Davide Bentivegna (medico in formazione in Igiene e Medicina preventiva Università di Firenze).

Redazione

 

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