Approvati bilancio di previsione 2018 e di previsione pluriennale 2018/2020 dall'assemblea dei soci della Società della Salute della Valdinievole: 17 milioni e 900 mila euro che per il 2018 permetteranno all'ente di garantire la parità di trattamento sul territorio valdinievolino.

Il presidente della SdS, Pier Luigi Galligani, spiega come il meccanismo sano del consorzio pubblico, che raccoglie gli undici Comuni della Valdinievole, permetta un equo accesso ai servizi socio-sanitari a tutti i cittadini della Valdinievole. Grazie ad una razionalizzazione delle attività e alla partecipazione a numerosi bandi regionali ed europei, la Società della Salute raccoglie finanziamenti altrimenti difficilmente raggiungibili dai singoli Comuni.
Il bilancio infatti è formato dalla quota per cittadino versata dagli undici Comuni (4 milioni e 476 mila euro), che Galligani sottolinea non essere aumentata dal 2011, dai contributi dell'Azienda Sanitaria (9 milioni e 785 mila euro), della Regione (2 milioni e 342 mila euro) e dello Stato e altre fonti, come Fondo Sociale Europeo (1 milione e 320 mila euro).
Le scelte legate all'investimento dei finanziamenti sono strettamente connesse al territorio e ai suoi bisogni, sottolinea Galligani, prima dell'approvazione del bilancio si è provveduto ad effettuare un'indagine per capire, sotto il profilo socio-sanitario, di che cosa ha bisogno la Valdinievole.
Il direttore della SdS, Claudio Bartolini, elenca i vari settori in cui il consorzio socio-sanitario interviene: disabili, anziani, famiglie, minori, persone con disagio, donne vittime di violenza, immigrazione e in parallelo una serie di progetti come quello di agricoltura sociale.
Per il 2018 sono state abbattute le liste di attesa in RSA e una parte degli aiuti agli anziani riguarda contributi diretti per l'assistenza delle persone nel proprio domicilio. I costi preventivati per quest'anno sono suddivisi fra attività sanitaria (circa 7 milioni e 747 mila euro per dipendenze, servizi di salute mentale adulti e infanzia, assistenza infermieristica domiciliare e altre) e attività sociale (8 milioni e 448 mila euro per progetto Sprar, sostegno economico per affidamenti familiari di minori, inserimento di minori in strutture residenziali, contributi per il sostegno dei diritti alla cittadinanza).
Il dott. Giovanni Natali, direttore amministrativo dell'ente, sottolinea l'importanza di avere un bilancio sano, dove non è mai stata fatta anticipazione di cassa. Un bilancio che permette di assumere personale proprio: gli assistenti sociali della Società della Salute sono infatti assunti direttamente. Complessivamente si può parlare di una ricaduta positiva sui servizi garantiti ai Comuni, con una copertura al 100% delle necessità.

Redazione

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