Un luogo immerso nella natura, dove viene organizzata ogni anno una festa che affonda le radici in una storia d’altri tempi. Se tanti possono godere di un luogo ben curato dove poter trascorrere belle giornate a contatto con la natura lo devono al protagonista di tale storia, Pellegrino Antonini, e ricco proprietario terriero, nonché ingegnere, che con un testamento del 1825 decise di donare, a beneficio della popolazione, più di 200 ettari di terreno. Aveva ereditato questo grande appezzamento di terra da suo padre Felice che lo aveva acquistato nel 1778 dal Granduca di Toscana. La famiglia Antonini trasformò la zona, puramente boschiva, nel luogo incantevole che è possibile ammirare ancora oggi. Fra le disposizioni testamentarie di Pellegrino Antonini vi è quella che prevede l’obbligo di organizzare, ogni anno e in perpetuo, una festa popolare in suo onore nella domenica più vicina al 20 di agosto. Oggi la proprietà è amministrata dal Legato Antonini, un ente benefico costituito appositamente per tale scopo, la cui sede si trova nel Comune di Pistoia. Si parte alle 10.30 nella località Al Monte dove ci sarà un ritrovo in abiti novecenteschi (dai primi del ‘900 agli anni ’60) per festeggiare con musiche e canti la giornata. A seguire pranzo al sacco a cura della Proloco di Casa di Monte (info 328.0782691). Alle 11.30 è in programma la celebrazione della Santa Messa e alle 16 la rievocazione della festa in abiti rinascimentali a cura del Gruppo storico Primo Comune d’Italia Mcv con partenza dal bosco oltre la cappella della famiglia Antonini e arrivo al pratone. Alle 16.30 si terrà la tradizionale cocomerata di mezza estate allietata dalla musica della banda comunale e uno spettacolo di intrattenimento con il fantasista, mago e giocoliere Diego.
Redazione
La nuova viabilità del traffico in via del Salsero, con l’eliminazione del doppio senso di circolazione e l’inserimento del senso unico di marcia da Sud verso Nord, sarà l’unico oggetto nella prossima seduta del consiglio comunale, in programma lunedì 19 agosto, alle 20, in municipio. Emiliano Corrieri, assessore al traffico, durante un recente incontro con le associazioni di categoria, ha annunciato che tornerà a vedersi con i commercianti a settembre al fine di fare il punto della situazione. Sulla vicenda interviene il consigliere di minoranza Edoardo Fanucci (Pd). «E’ stato negato il consiglio comunale aperto – sottolinea l’ex parlamentar- come invece prevede l’articolo 143 del regolamento comunale. Secondo Fanucci l’atteggiamento dell’amministrazione è un brutto segnale ed invoca una rivoluzione dal basso.
Le sperimentazioni, già messe in atto su questa strada dalle amministrazioni di Ettore Severi e Giuseppe Bellandi avevano già dimostrato che non era il caso di bloccare la circolazione dal centro città. Mentre erano state definite delle misure per migliorare la viabilità quali l’asfalto fono assorbente e maggiori controlli del traffico, ma non certo la chiusura. Arriva anche una ipotesi di richiesta danni per mancato incasso avanzata dal gestore del distributore Q8 di via del Salsero, il quale ha l’esatta situazione dei numeri che pare abbiano già subito un tracollo enorme. Questo potrebbe far scattare una richiesta danni per mancato incasso nei confronti dell’amministrazione di Montecatini Terme. Richiesta danni che a catena si potrebbe estenderebbe a tutti i commercianti e artigiani della via In questione.
Redazione
Confcommercio e Luca Marmo, presidente della Provincia di Pistoia, hanno definito le tempistiche dei lavori di ripristino del ponte degli Alberghi. I lavori, salvo imprevisti, dovrebbero iniziare nella prima metà del mese di settembre e terminare in 30/45 giorni. Durante l'incontro Confcommercio ha ribadito il disagio in cui si trovano ad operare gli esercizi commerciali della zona, sottolineando l'importanza di riaprire il ponte in tempi brevi, e confidando nella concessione di incentivi e/o sgravi a sostegno delle aziende interessate dato l’impegno dimostrato dal presidente della Provincia.
Redazione
I 4 soggetti analizzati dall'IZS (tutti ritrovati sulle coste toscane nei mesi di giugno e luglio 2019) hanno evidenziato «una importante positività per il Morbillivirus dei cetacei (CeMV)», secondo quanto riportato nella relazione. Tutti e quattro i soggetti, dunque, sono risultati positivi al virus CeMV, che colpisce soltanto i cetacei ed è patogeno solo per questi animali.
«Le indagini istologiche ed in parte quelle batteriologiche risultano ancora in corso - si legge ancora nella relazione - ma i dati preliminari sembrerebbero confermare il sospetto diagnostico per CeMV. Il riscontro di morbillivirus nei mammiferi marini spiaggiati in Toscana non è una novità; già nel 2013 e ancora nel 2016 si è assistito ad importanti epidemie di tale virosi che però hanno interessato principalmente la specie Stenella striata».
La relazione si conclude ricordando che «ulteriori indagini di epidemiologia molecolare, per stabilire una eventuale correlazione tra le epidemie del 2013 e del 2016 sono in corso sugli stipiti virali isolati».
Le analisi relative ai casi toscani sono seguita dall'IZS Lazio e Toscana, mentre di altri casi in altre regioni (soprattutto in Liguria) si occupa il Centro di Referenza Nazionale per la diagnosi dei Mammiferi marini spiaggiati (C.Re.Di.Ma) presso l'IZS del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta.
«L'esito delle analisi batteriologiche delle prime 4 autopsie sembra andare in un'unica direzione, la presenza di Morbillivirus CeMV - dice l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni - E' una risposta che in qualche modo ci aspettavamo, ma che non può certo rallegrarci visto che nel 2013 il Morbillivirus CeMV causò la morte di molti delfini. Si tratta di un virus pericoloso esclusivamente per i cetacei, che i delfini si trasmettono attraverso il contatto fisico. Dunque al momento non sembrano esserci pericoli ambientali, tuttavia è triste prendere atto di quanto sta avvenendo e sentirsi impotenti davanti alla morte di queste splendide creature».
«Attendiamo l'esito della altre 4 autopsie effettuate - ha concluso l'assessore e delle analisi ecotossicologiche portate avanti dall'Università di Siena su richiesta della Regione Toscana, ma le analisi del primo gruppo non lasciano spazio a molti dubbi».
I delfini sottoposti ad autopsia per i quali è stato diagnosticato il Morbillivirus CeMV sono:
- soggetto n.1: maschio adulto rinvenuto il 27 giugno all'Isola d'Elba;
- soggetto n.2: femmina adulta rinvenuta il 21 luglio a S.Vincenzo (LI);
- soggetto n.3: maschio adulto rinvenuto il 21 luglio a Viareggio (LU);
- soggetto n.4: femmina adulta rinvenuta il 25 luglio a Baratti (LI).
Da gennaio ad agosto 2019 sono stati recuperati 37 cetacei spiaggiati (l'ultimo proprio questa mattina, rinvenuto davanti alla foce del Serchio). Il primo semestre dell'anno non mostra grandi differenze statistiche rispetto al numero delle carcasse rinvenute negli stessi periodi degli anni precedenti, mentre dal mese di giugno si registra un picco, con ben 21 delfini spiaggiati (15 tursiopi, 4 stenelle e due animali di specie indeterminata per la cattiva conservazione delle carcasse), cioè il 58,33% del totale da gennaio.
Redazione
«Il commercio fa parte del nostro tessuto economico – afferma – e in questo senso, come amministrazione comunale, abbiamo operato per incentivare la nascita di nuovi esercizi commerciali e concedere esenzioni e opportunità a quelli esistenti. L’apertura di diversi nuovi negozi a Pescia in questi ultimi tempi è certamente la migliore risposta al nostro impegno finalizzato alla creazione delle condizioni per investimenti nel settore commerciale che abbiano prospettive e un arco temporale adeguato per sviluppare l’attività. Per realizzare questo abbiamo lavorato sul decoro cittadino e sulla sicurezza, oltre che sul tema dei parcheggi che sicuramente vanno incrementati, e su quello fiscale. Pescia – prosegue Giurlani – torna appetibile anche per il commercio grazie a una migliore immagine che deriva da una grande attenzione al decoro della città e a una percezione della sicurezza sicuramente maggiore che in altre realtà limitrofe. Tutti sanno la battaglia legale che abbiamo intrapreso per reinserire a pieno titolo nella disponibilità cittadina i 720 parcheggi dell’ospedale, altri ne faremo recuperando l’area ex-Del Magro. Per quanto riguarda la parte fiscale, in base a regolamenti e leggi vigenti, abbiamo spinto al massimo le detrazioni, le esenzioni e le riduzioni per gli esercizi commerciali nuovi, mentre per quelli esistenti abbiamo applicato il massimo consentito, come ad esempio per chi avvia al riciclo almeno il 50% dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani, come ha ben specificato la Confcommercio. Lo stesso Piano Operativo, strumento urbanistico che mancava a Pescia dal 1999, consentirà ad esempio nelle realtà montane e nei centri storici determinanti deroghe ai parametri dell’altezza dei locali, tanto per fare un esempio, in modo da agevolare l’insediamento di negozi altrimenti impossibili da aprire. Alle associazioni di categoria , come ai singoli commercianti, diciamo che gli impegni presi e le promesse fatte verranno mantenute il prossimo anno, quando la partenza della raccolta di rifiuti con il sistema porta a porta ibrido ci offrirà più margini di manovra per premiare sempre di più chi produce meno rifiuti da avviare allo smaltimento. Contestualmente applicheremo gli aspetti più favorevoli contenuti nel Decreto Crescita e apriremo un percorso di concertazione e confronto con le associazioni dei commercianti».
Redazione
«Nonostante questo annoso problema sia stato più volte evidenziato all’amministrazione provinciale – si legge nel documento del ciroclo – , a tutt’oggi nessun intervento è stato eseguito, mentre la situazione è in continuo peggioramento tanto da creare un serio pericolo per tutti i mezzi che percorrono sia la Mammianese che la Val di Forfora. I rovi e le piante hanno ormai invaso la carreggiata costringendo auto e moto a procedere al centro della stessa con difficoltà negli scambi con altri mezzi, la segnaletica stradale è quasi totalmente nascosta, i muri di contenimento soffocati dall’erba ed i ponti aggrediti dalle infestanti al punto tale da non essere più visti come tali. A tutto questo occorre aggiungere le piante non più potate da decenni con i rami che sfiorano le vetture e che si rompono al passaggio dei camion, creando uno stato di fatto più simile alla giungla equatoriale rispetto all’immaginario collettivo delle colline e montagne toscane. La situazione del manto stradale presenta una pericolosità inaudita con diffuse e continue buche di dimensioni enormi sia per l’ampiezza che per la profondità, ancora più pericolose per coloro che si muovono in moto o in bicicletta. Le reti di contenimento poste alle pareti che costeggiano le strade sono piene di massi staccati dalle pareti stesse e, ,in alcuni tratti, addirittura aperte con il pericolo che i massi possano invadere, da un momento all’altro, la carreggiata causando gravi incidenti».
Redazione
«Nella programmazione del taglio dell’erba sulle strade – spiega – l’amministrazione provinciale si è dimenticata la Mammianese. Un tratto di strada provinciale importante dove la manutenzione ordinaria e straordinaria non viene più effettuata correttamente, che di colpo scompare. Siamo arrivati anche a questo. Non bastava aspettare la fine del mese di luglio per avere strade provinciali percorribili tranquillamente, nonostante che alcune, quali la "Nievole-Avaglio" e la "Pistoia-Femminamorta" a oggi devono essere ancora manutentate con il taglio dell’erba. Quindi sul territorio comunale di Marliana dove insistono cinque strade provinciali al momento solo su due e parte della 633 sono state ultimate. A questo punto cosa dobbiamo pensare? Quali domande dobbiamo farci? Di sicuro dovremo pensare al taglio dell’erba della "Mammianese", con spese a carico dell’amministrazione comunale, e rimanere in attesa di notizie, richieste sul taglio dell’erba sulle strade numero 17 e 32. Per quanto riguarda la "Mammianese" ho appena sottoscritto un decreto con il quale ho provveduto all’affidamento del taglio dell’erba, taglio che sarà iniziato stamani. Per la spesa sostenuta, a carico del bilancio di previsione 2019 del comune di Marliana, sarà presentata formale richiesta di rimborso all’amministrazione provinciale di Pistoia. Si sente sempre parlare della montagna come luoghi da preservare, da supportare da tenere in vita ed invece anche i piccoli interventi non vengono effettuati tanto più in un periodo dove l’affluenza “turistica” aumenta e oltre alla pericolosità nel transito si dà un’immagine di scarso decoro e trascuratezza».
Redazione
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