Il 'Ceratocystis fimbriata Ell.&Halst. F. sp. Platani Walter' è il fungo responsabile del cancro del platano e sono colpite prevalentemente le piante poste al bordo delle strade; attacca tutte le parti legnose della pianta, penetrando nei tessuti attraverso ferite dovute a insetti, roditori, uccelli, agenti meteorici e interventi come la potatura. Dalla lesione, l’infezione raggiunge i tessuti più interni della pianta.
In Italia è in vigore un decreto ministeriale che regolamenta le operazioni di potatura e di eventuale abbattimento dei platani, al fine di limitare la diffusione della patologia. Quando viene identificato un nuovo focolaio di cancro, è obbligatorio richiedere l’autorizzazione per l’intervento al Servizio Fitosanitario Regionale.
L'assessore al verde sottolinea che abbattere piante è sempre un dispiacere, soprattutto in casi come questo, poiché quei platani sono parte di un patrimonio arboreo cittadino importante. Purtroppo sono stati attaccati da una malattia particolarmente grave, che con facilità può trasmettersi alle piante che si trovano nell'area limitrofa. La diffusione di questa malattia deve essere, quindi, immediatamente fermata attraverso la rimozione delle piante individuate dagli uffici comunali insieme ai tecnici del servizio fitosanitario della Regione. Si tratta tra l'altro di un intervento particolarmente costoso, che richiede attente attività di bonifica.
I sintomi dell’infezione si manifestano sul tronco e sulla chioma con disseccamenti di parte della chioma, di intere branche, e sono rilevabili più distintamente nel periodo di piena vegetazione, quando c’è elevata traspirazione. La morte, se non repentina, può avvenire nel giro di 2-3 anni e consiste in un progressivo deperimento degli elementi colpiti, con ingiallimenti, ritardo vegetativo e sviluppo stentato.
Le piante malate devono essere eliminate seguendo le direttive imposte dal Servizio Fitosanitario Regionale per limitare la diffusione di materiale infetto. Gli abbattimenti devono essere effettuati nei periodi asciutti dell’anno per evitare la diffusione del patogeno. Per questo l'ufficio del Verde pubblico ha programmato l’intervento in questi giorni.
Le piante infette devono essere abbattute avendo cura di evitare il più possibile la formazione di segatura, che è necessario raccogliere. Il legname deve essere rapidamente smaltito, bruciato o sottoposto a trattamenti in grado di devitalizzare le spore del patogeno. L’abbattimento riguarderà anche le piante che sembrano sane, ma che si trovano vicino a quelle infette e che potrebbero aver contratto l’infezione. Una volta eseguito il taglio, le ceppaie saranno disinfettate. Sono sconsigliati nuovi impianti di platano nei siti dove sono stati effettuati abbattimenti di piante infette, per cui saranno valutati nei prossimi anni le soluzioni più appropriate.
Viabilità
L’intervento, con l’occupazione della sede stradale, interesserà viale Adua nel tratto dalla rotatoria del Ponte Europa all'intersezione con via Dalmazia, via Bolognese, via Modenese in località Capostrada.
Durante l'esecuzione dei lavori, lunedì 3 agosto, dalle 7 alle 17, sarà vietato il transito e la sosta su viale Adua nel tratto nord a partire dal distributore di Capostrada e da via delle Moline di Gora, con deviazione del traffico a partire dalla rotonda sotto il ponte Europa. Nei tratti fino alla chiusura della strada saranno consentiti gli accessi ai residenti e alle attività. Per gli altri, il percorso alternativo è individuato attraverso via Dalmazia e viale Europa e viceversa.
In particolare, l'uomo, dopo essersi introdotto all'interno della Parrocchia "Castellare" sita in Pescia, con la scusa di conferire con il parroco, si avvicinava a quest'ultimo strappandogli di mano il proprio telefono cellulare, per poi fuggire a piedi per le vie circostanti.
A seguito di immediate ricerche da parte dei militari, l'uomo veniva rintracciato e bloccato nei pressi della locale stazione ferroviaria. Il cellulare, dal valore di circa 400 €, veniva recuperato e restituito al legittimo proprietario.
Ultimate le formalità di rito, l’arrestato è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Montecatini, in attesa del giudizio con rito direttissimo.
Quando ero assessore alla salute dicevo che il servizio sanitario nazionale, pubblico, universalistico, uguale per tutti, era un atto d’amore tra i cittadini. Le istituzioni sono soltanto un tramite, ma tutti quanti insieme facciamo parte della stessa comunità, che opera, facendo ciascuno il meglio possibile. Ed è proprio così. E’ indubbiamente importante essere bravi, efficienti e saper fare, ma nel vostro ruolo, come in quello di tutti gli operatori sanitari, il contatto con la persona malata è fondamentale. Come svolgerete la vostra professione farà la differenza”.
A dirlo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso della odierna cerimonia di consegna di oltre 50 mila euro a 30 infermieri, giunti a Firenze nei mesi scorsi, per l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. La consegna è avvenuta nell’Auditorium del Cto dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, nell’ambito della giornata dedicata al giuramento dei neo infermieri, che ha visto, fra gli altri, la partecipazione di Luigi Salvadori, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze insignita proprio oggi della medaglia con il Pegaso d’Oro della Regione, e di Francesco Ciai, presidente della Fondazione Claudio Ciai, che ha ideato la campagna di raccolta fondi #sostieniuninfermiere, raccogliendo l’appello dell’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche di Firenze-Pistoia, presieduto da Danilo Massai.
“Negli ultimi dieci anni il nostro Paese ha fatto troppi risparmi sulla sanità - sottolinea Rossi, rivolgendosi ai giovani neo infermieri -. Tuttavia, nonostante questo, il nostro sistema sanitario ha retto lo stesso dinanzi a un’emergenza sanitaria del tutto inedita. La lezione che abbiamo appreso è chiara, occorre finanziare di più, scommettere di più sul nostro sistema sanitario, come hanno fatto gli operatori sanitari, i volontari, voi stessi, mettendo a repentaglio la vostra stessa vita”.
“E’ un’ottima iniziativa quella di oggi - commenta l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi intervenuta alla cerimonia di giuramento -. E’ un’intuizione intelligente dell’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche di Firenze-Pistoia dedicare una giornata agli infermieri, che hanno portato a termine i loro studi e cominciano a muovere i primi passi in questo mestiere. E’ un modo significativo per farli sentire parte integrante dell’organizzazione del nostro sistema sanitario, aiutando loro a fare squadra e a riflettere sull’importanza del loro ruolo, sempre più rilevante. Con la legge di riordino del Servizio sanitario regionale - prosegue Saccardi - abbiamo istituito non a caso il dipartimento delle professioni infermieristiche, proprio volendo scommettere sulla valorizzazione del ruolo dell’infermiere. Gli scenari attuali ci danno ragione delle scelte fatte in passato come quella più recente dell’infermiere di famiglia o di comunità. Oggi si lavora sempre di più in team multiprofessionali e multidisciplinari, le cui diverse competenze ed esperienze danno un contributo decisamente ineguagliabile nella presa in carico del paziente. Ritengo - conclude l’assessore - che il ruolo dell’infermiere debba acquistare ancor più dignità e rilevanza”.
A margine della cerimonia, infine, il presidente Rossi ha richiamato l’attenzione sul numero di assunzioni degli infermieri, negli ultimi anni rimasto sempre molto elevato. “Dal 2018 a oggi siamo su una media di oltre 1.800 assunzioni all’anno - sottolinea Rossi -. Non assistiamo soltanto a una crescita numerica, ma anche a uno spostamento verso l'assunzione a tempo indeterminato, scelta fatta in piena emergenza Covid, per garantire una sostenibilità futura al Servizio sanitario regionale, al di là della situazione contingente”.
“La Regione Toscana - conclude Rossi - ha assegnato oltre 31,5 milioni di euro alle aziende e agli enti del Servizio sanitario regionale come riconoscimento economico aggiuntivo per il personale sanitario, impegnato in prima linea nell’emergenza epidemiologica. Lo stanziamento è il segno tangibile della nostra gratitudine per il lavoro svolto da tutti i nostri operatori sanitari, che dinanzi a un’emergenza epidemiologica senza precedenti non si sono tirati indietro”.
I fiori non venduti durante il periodo di lock-down sono stati offerti da una nota azienda florovivaistica agli esercenti di Pescia e Collodi. All’iniziativa hanno aderito molti esercizi commerciali: bar, panetterie, alimentari, farmacie, ortofrutta ed altri negozi di Pescia e Collodi. Tutta la comunità ha dimostrato grande sensibilità per questa iniziativa acquistando i fiori. Il ricavato della vendita è stato devoluto per l’acquisizione di Dispositivi di protezione individuale, di una sonda ecografica e della poltrona di supporto neurologico.
Sono stati tanti i gesti di solidarietà per l’ospedale , la comunità si è mobilitata per sostenere gli operatori sanitari ed ha dimostrato vicinanza e conforto. A tutti un sentito ringraziamento da parte della direzione sanitaria, della rianimazione e di tutto il personale ospedaliero.
L’iniziativa “Respirare con un fiore”, è’ stata una vera e propria catena di solidarietà dimostrata dalla comunità di Pescia e Collodi e dalle aziende del florovivaismo. Un lungo elenco di donazioni per l’ospedale S.S. Cosma e Damiano che si conclude con la consegna di una poltrona di supporto neurologico per la Struttura di anestesia e rianimazione dell’ospedale diretta dal dottor Luca Rosso.
I fiori non venduti durante il periodo di lock-down sono stati offerti da una nota azienda florovivaistica agli esercenti di Pescia e Collodi. All’iniziativa hanno aderito molti esercizi commerciali: bar, panetterie, alimentari, farmacie, ortofrutta ed altri negozi di Pescia e Collodi. Tutta la comunità ha dimostrato grande sensibilità per questa iniziativa acquistando i fiori. Il ricavato della vendita è stato devoluto per l’acquisizione di Dispositivi di protezione individuale, di una sonda ecografica e della poltrona di supporto neurologico.
Sono stati tanti i gesti di solidarietà per l’ospedale , la comunità si è mobilitata per sostenere gli operatori sanitari ed ha dimostrato vicinanza e conforto. A tutti un sentito ringraziamento da parte della direzione sanitaria, della rianimazione e di tutto il personale ospedaliero.
Redazione
L’evento è previsto per sabato 1 agosto 2020, alle ore 21.30, in piazza del Grano a Pescia, e, oltre all’importante serie di argomenti che verranno trattati anche in forma artistica e in grado di coinvolgere emotivamente ed esteticamente i presenti, ha anche il nobile scopo di raccogliere fondi a sostegno dell’associazione, molto attiva anche a Pescia.
L’iniziativa, curata dall’ufficio politiche sociali del comune e lo staff organizzativo della rassegna di spettacoli e incontri in piazza del Grano insieme alla stessa associazione Anna Maria Marino, sarà effettuata rispettando i provvedimenti vigenti approvati dal Governo legati al contenimento e alla gestione del COVID-19, ma comunque assicurando la possibilità a tante persone di ritrovarsi, in sicurezza, nel centro della città.
L’associazione Anna Maria Marino è impegnata in attività di sensibilizzazione contro tutte le forme di violenza e a tutela di ogni soggetto, sia esso uomo, donna, italiano o straniero. Nello scorso novembre il giudice Jacqueline Magi, che fa parte dell’associazione e ne è stata l’ideatrice, tenne una conferenza insieme al sindaco di Pescia Oreste Giurlani alla Pubblica Assistenza dal titolo “ La violenza di genere”.
Redazione
Per questi motivi l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare, per la prima volta nella cittadina, un programma di sei proiezioni all’aperto di film importanti, con ingresso gratuito e i soli vincoli della normativa anti-covid 19.
“Abbiamo deciso di fare questa rassegna cinematografica per tanti motivi, primo dei quali offrire un’ opportunità di uscire a tutti quelli che rimangono a casa perché non possono andare in vacanza oppure erano abituati a frequentare tutte le iniziative che si susseguivano nella nostra estate- dice Gilda Diolaiuti, sindaco di Pieve a Nievole-. I film mi sembrano vari e interessanti, invitiamo tutti i cittadini a venire a vederli ma con la raccomandazione di non arrivare all’ultimo momento per non complicare le operazioni di sicurezza che saranno comunque necessarie”.
Due sono gli spazi di verde pubblico dove sono posizionati gli schermi per la proiezione dei film : al rione empolese di via Cantarelle e in via Fratelli Cervi, con inizio dello spettacolo fissato per le 21,15.
Il primo ciclo in via Cantarelle prevede tre film: il 29 luglio c’è stato “Cuori puri”, domenica 2 agosto arriva “La pazza gioia” e mercoledì 5 agosto “Rush”.
Il secondo schermo sarà posizionato in via fratelli Cervi : si comincia mercoledì12 agosto con “Forever young”, poi domenica 16 c’è “Bangla” e si chiude mercoledì 19 con “Mine vaganti”.
Domenica 2 agosto alle 21,15 verrà proiettato “La pazza gioia”.
La Pazza Gioia, il film di Paolo Virzì, ha inizio a a Villa Biondi, un centro di recupero per donne affette da problemi mentali. Due delle pazienti, Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) fanno amicizia e decidono di fuggire insieme dal centro per darsi, appunto, alla pazza gioia: prima a bordo di un bus, poi rubando un'auto e infine a piedi, inizia così un road movie alla Thelma & Louise tra le colline e il mare della Toscana.
Le personalità delle due donne sono agli antipodi: Beatrice è ricca, narcisista, mitomane e presuntuosa; Donatella, fragile e introversa, è stata costretta a lasciare suo figlio in affido e cerca disperatamente l'amore di suo padre. Attraverso le varie tappe del loro sgangherato viaggio, le due riscoprono il mondo, cercando di accettare sé stesse e gli altri, nonostante le varie delusioni. Un film sulla follia, l'internamento, e sulle contraddizioni di una società incapace di comprendere gli infelici.
Tra risate e lacrime, la grande sensibilità di Virzì e le notevoli interpretazioni delle due attrici contribuiscono a creare il ritratto di una femminilità per nulla convenzionale, sincera e profonda.
Insomma, un film da vedere.
Eredità amara del covid-19 è la crisi che colpisce, a tutti i livelli, il tessuto economico del nostro Paese.
In particolare la Toscana e tutti i suoi centri, grandi e piccoli, subiscono un danno nel settore del turismo e della enogastronomia, da sempre risorsa economica per la Regione.
In questi giorni è on line un talk con rappresentanti della politica pistoiese, anche in vista delle prossime elezioni regionali. Una serie di video, visibili sia tramite facebook che youtube e curati dall'associazione La Terra del Gusto.
"In un giorno abbiamo superato le 4mila visualizzazioni. - ha dichiarato Armando Alibrandi videomaker dell'iniziativa - Turismo, ristorazione e digitalizzazione i temi affrontati. Ma abbiamo parlato anche di collegamenti autostradali e ferroviari e del loro eventuale potenziamento".
"Abbiamo coinvolto in questi temi diversi giovani candidati pistoiesi, ma anche due candidati capolista. Sono anche intervenuti i consiglieri Massimo Baldi, Marco Niccolai e l'assessore Federica Fratoni della Regione Toscana. Con l'importante intervento del senatore Patrizio La Pietra."
Al momento sono 12 i video on line, visibili tramite la pagina facebook o il canale youtube dell'
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