Confagricoltura Toscana: “Per avviare il Quaderno di campagna digitale serve un sistema che funzioni davvero”
Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore l'obbligo per tutte le aziende agricole di compilare il Quaderno di Campagna in formato digitale. Questo strumento è essenziale per la registrazione dei trattamenti fitosanitari, l'uso dei fertilizzanti e altri interventi agronomici.
Nonostante l'utilità di un tale adempimento per la trasparenza e il controllo, Confagricoltura Toscana esprime forte preoccupazione. Il direttore Gianluca Cavicchioli sottolinea il rischio che questa novità si trasformi nell'ennesimo problema tecnico per gli agricoltori, invece che in un'opportunità di digitalizzazione e semplificazione.
Il timore principale riguarda l'affidabilità delle piattaforme digitali. Cavicchioli denuncia la frequente presenza di sistemi inaffidabili, rallentamenti, bug e blocchi che ostacolano il lavoro quotidiano delle imprese agricole. In un'era in cui si promuovono la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale in agricoltura, è paradossale doversi confrontare con strumenti che complicano anziché semplificare.
Per questo motivo, Confagricoltura Toscana chiede con fermezza che, prima dell'entrata in vigore dell'obbligo, venga garantito un sistema stabile, intuitivo ed efficiente.
"È fondamentale che le inefficienze burocratiche non ricadano sulle spalle degli agricoltori, penalizzandoli con errori informatici o ritardi non dipendenti dalla loro volontà" le parole del Direttore. Occorre insistere sulla necessità di creare le condizioni adeguate per rispettare l'obbligo, garantendo un Quaderno di Campagna digitale pronto e funzionante.
Redazione