Pieve a Nievole, Pescia, Larciano e Uzzano erano stati i primi – e gli unici – a chiedere l’intervento anti accorpamenti ora annunciato dal presidente Giani
La Regione Toscana ha deciso di impugnare il provvedimento del Governo sul dimensionamento scolastico, accogliendo la linea sostenuta fin dall’inizio dai sindaci di Pieve a Nievole, Pescia, Larciano e Uzzano.
I quattro primi cittadini erano stati i primi e gli unici a chiedere ufficialmente alla Regione di opporsi al piano di accorpamenti previsto per il 2026/2027, presentando una mozione in Conferenza Zonale dell’Istruzione. Il documento, approvato solo dai promotori, denunciava la mancanza di concertazione e i rischi per la scuola pubblica e i territori.
“Siamo stati i primi e gli unici ad aver sostenuto con coerenza e trasparenza la linea che oggi la Regione Toscana fa propria”, afferma la sindaca di Pieve a Nievole, Gilda Diolaiuti, a nome dei colleghi Dino Cordio (Uzzano), Riccardo Franchi (Pescia) e Lisa Amidei (Larciano).