Leggo le asserzioni e le considerazioni esposte dalla Lista "Voltiamo Pagina"...

Leggo le asserzioni e le considerazioni esposte dalla Lista "Voltiamo Pagina" ed attribuite al candidato Sindaco Giancarlo Mandara relativamente al fatto che la gara per la tesoreria unica bandita dal Comune di Pescia sia andata deserta. Molte di queste considerazioni sono condivisibili più che altro per la loro genericità, ma il buon medico non può limitarsi a descrivere la malattia, deve anche indicare la cura, altrimenti il tutto si risolve in un bell’esercizio retorico teso a scaricare le responsabilità in maniera generica sul passato.
Su di un punto in particolare mi sento chiamato in causa e cioè quando la lista "Voltiamo Pagina" parla di responsabilità da cui nessuno sarebbe indenne.
Personalmente, nella mia qualità di ex Sindaco di Pescia, dal 2001 al 2003, non solo mi sento esente da responsabilità di tal genere, ma posso tranquillamente dire che uno dei motivi che condussero alla conclusione anticipata della mia amministrazione fu la mia pervicace, granitica ed anche arrogante (lo riconosco) volontà di mutare l’andamento dei conti del nostro Comune.
La maggior parte dei Comuni confinanti con Pescia riuscì ad evitare quello che invece sta accadendo qui, invertendo la tendenza a svendere il territorio all’edilizia residenziale, favorendo le condizioni economiche ed ambientali per insediamenti commerciali e produttivi. Cosa che Pescia non ha mai fatto seriamente, tanto che attualmente la cosiddetta Zona Industriale della Macchie di San Piero, dopo trent’anni dalla sua realizzazione, non è stata presa in carico dal Comune di Pescia ed è amministrata da una “comunione di diritto privato”.
Il primo atto della mia amministrazione non fu solo quello di dare avvio al procedimento per avere un nuovo Piano Strutturale (allora si chiamava così), ma anche l’avvio del procedimento per una variante anticipatoria per l’allargamento della zona industriale. Con la fine anticipata della mia amministrazione tutto si è fermato tanto che oggi siamo fermi agli strumenti urbanistici adottati nel 1998.
In questi anni sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per predisporre strumenti urbanistici abortiti e non si è creato un solo posto di lavoro in più, anzi, molte sono state le attività che hanno dovuto allocare altrove le proprie sedi con grave danno per i conti pubblici, le famiglie ed il territorio.
Ma di ciò non mi sento in alcun modo responsabile, perché questo fu quello che predissi nel Consiglio Comunale del 27/07/2003 ed è quello che in questi anni si è realizzato, ma fui lasciato solo così come solo fui Sindaco di questa Città.

Roberto Fambrini

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