Bronzi Sperandeo

A Palazzo de’ Rossi una meravigliosa coppia, nella vita oltre che nell’arte, si esibirà in concerto alcuni capolavori della letteratura del ’900


Un concerto che esplora la ricchezza espressiva del violoncello in dialogo con il pianoforte
 attraverso alcuni capolavori della letteratura del ’900 per i due strumenti: questo, in sintesi, il cuore del quarto appuntamento della 62^ edizione della Stagione Pistoiese di Musica da Camera, curata da Daniele Giorgi e promossa da Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript. Protagonista, sabato 24 febbraio (ore 20.30) al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, sarà una meravigliosa coppia, nella vita oltre che nell’arte: quella formata da Enrico Bronzi, tra i migliori interpreti a livello europeo, oltre che direttore d’orchestra e operatore culturale ad ampio raggio, e Francesca Sperandeo, raffinata e pluripremiata camerista.

La Sonata op. 119, che conclude virtualmente l’opera cameristica di Prokof’ev, nasce nel 1949 dalla felice collaborazione fra il compositore, al culmine della fama, e un giovane, splendido virtuoso violoncellista destinato a diventare uno degli artisti più significativi della nostra epoca: Mstislav Rostropovič, per il quale la Sonata fu composta e a cui sideve la supervisione della parte violoncellistica. Caratterizza quest’opera uno stile di scrittura semplice, con una predilezione per una discorsività melodica placida e discretamente intrisa di lirismo, in cui il violoncello può dare ben sfoggio del proprio carattere cantabile.Scritta di getto nei mesi di luglio ed agosto 1915, l’affascinante e “notturna” Sonata L 144 di Debussy possiede la grazia delle opere nate spontaneamente e dalla cui stesura è assente ogni apparente sforzo creativo. Il titolo che l’autore aveva pensatodi darle, carico di originale simbolismo (“Pierrot arrabbiato con la luna”), si richiamava alla fantasiosa pittura di Watteau, con le sue sfumature malinconiche e ironiche. Successivamente Debussy pensò bene di abolire qualsiasi riferimento esterno; ma del mondo stralunato e imbronciato di Pierrot, delle maschere dispettose e sorridenti della commedia dell’arte, delle citazioni degli insuperati maestri cembalisti francesi, delle nebulari e suggestive atmosfere, del richiamo a timbri strumentali antichi, la Sonata rimane un magnifico, esemplare florilegio.

Conclude il programma l’unica composizione di Šostakovičper violoncello e pianoforte, la Sonata op. 40, scritta nel 1934 poco dopo la sua opera lirica Lady Macbeth del Distretto di Mcensk, a causa della quale l’autore fu colpito dalla censura delle autorità sovietiche nel 1936. In questa Sonata si può scorgere il travaglio formativo del giovane Šostakovič, la soggiacenza a diverse influenze e insieme un preciso e inequivocabile tratto personale; eppure, essa è tutto ciò che la Pravda diceva nonfosse la sua opera: formalmente disciplinata, di proporzioni classiche, e dal linguaggio chiaro, espressivo, lirico.

La Stagione cameristica proseguirà a marzo, ospitando, per la prima volta a Pistoia, i quattro componenti dello Janoska Ensemble, per una serata che si annuncia tanto divertente quanto raffinata: una sintesi creativa tra classica, jazz, sonorità latine e tzigane, con un pizzico di pop. (sabato 9 marzo, ore 20.30, Piccolo Teatro Mauro Bolognini).

BIO ||

Enrico Bronzi | Violoncellista e direttore d’orchestra, è nato a Parma nel 1973. Nel 1990 fonda il Trio di Parma, con il quale ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa, USA, Sud America ed Australia (Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di Colonia, Herkulessaal di Monaco, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires). Con tale formazione si è imposto nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo anche il Premio Abbiati della critica musicale italiana. Dal 2001, in seguito alle affermazioni al Concorso Rostropovič di Parigi e alla vittoria della Paulo Cello Competition di Helsinki, inizia un’intensa attività solistica, che lo ha portato a collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Joshua Bell, Gidon Kremer, Alexander Lonquich, e complessi quali il Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica e Il Giardino Armonico. Dal 2007 è professore all’Universität Mozarteum Salzburg. Tra le sue registrazioni discografiche, oltre alla vasta produzione con il Trio di Parma (Decca), vi sono tutti i concerti di Boccherini (Brilliant Classics), i concerti di C. P. E. Bach (Amadeus), un disco monografico su Nino Rota, le Sonate di Geminiani (Concerto) e l’integrale delle Suites di Bach (Fregoli Music) che è stata al secondo posto della top ten degli album di musica classica di iTunes Music Store. Enrico Bronzi suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775. È impegnato nella promozione musicale dal 2007, in qualità di Direttore Artistico del Festival di Portogruaro, della Società dei Concerti di Trieste, del Festival Nei Suoni dei Luoghi (Udine). Ha organizzato cicli di concerti e festival mettendo al centro della propria ideazione il dialogo tra la musica e diverse forme del pensiero umano, spesso attraverso una forte tematizzazione e promuovendo eventi nell’ambito della musica da camera e sinfonica, dell’etnomusicologia, del jazz, della musica antica e contemporanea, della divulgazione musicale, della promozione dei nuovi talenti ed in favore del pubblico dei giovanissimi, anche a fianco di protagonisti del mondo della cultura e attraverso una visione multidisciplinare. Dal 2018 è il Direttore Artistico della Fondazione Perugia Musica Classica, per la quale si occupa della programmazione degli Amici della Musica di Perugia e della Sagra Musicale Umbra, affiancandovi la stretta collaborazione con l’Orchestra da Camera di Perugia.

Francesca Sperandeo | Ha compiuto gli studi musicali presso la Fondazione Musicale “S. Cecilia” di Portogruaro (Ve) sotto la guida di Lucrezia De Vecchi, diplomandosi brillantemente al Conservatorio “Pollini” di Padova all’età di 19 anni. Ha seguito corsi di perfezionamento pianistico tenuti da Giorgio Lovato e Konstantin Bogino e corsi di musica da camera di Alessandro Specchi, Boris Baraz, del Trio di Parma e del Trio di Trieste. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in diversi concorsi sia in formazione cameristica che come solista, tra i quali il primo premio alla Rassegna Internazionale Giovani Pianisti di Recanati, al Concorso Musicale di Sesto S. Giovanni, al Concorso Musicale “Città di Grosseto”, al Concorso pianistico “Liburni Civitas”, al Concorso Internazionale di Interpretazione Musicale “Città di Arenzano”, alla  Rassegna Musicale di S. Pietro in Vincoli, al Concorso per Musicisti “Città di Massa”. È la pianista del Trio Operacento con il quale svolge un’intensa attività concertistica e ha ottenuto importanti riconoscimenti tra cui il primo premio al Concorso Nuovi Orizzonti di Arezzo, al Concorso Internazionale di musica da camera Alpe Adria di Majano (Ud) e al Concorso Internazionale di Musica da Camera Luigi Nono di Venaria Reale (To). Con il Trio Operacento ha registrato un cd per Radio3 di brani composti da Daniele Zanettovich, Paolo Longo e Giampaolo Coral (2009) ed è stata invitata a partecipare all’Akademie für Kammermusik Lockenhaus, all’interno dell’omonimo Festival Internazionale, durante la quale ha seguito le lezioni di Alexander Lonquich. È stata pianista accompagnatrice della classe di violoncello della Internationale Sommerakademie Universität Mozarteum di Salisburgo. Laureata in Scienze dell’Educazione e in Scienze della Formazione Primaria, è docente di pianoforte al liceo musicale “XXV Aprile” di Portogruaro e presso la Fondazione Musicale “S. Cecilia” di Portogruaro.

LA STAGIONE CAMERISTICA 2023/24

Così Daniele Giorgi illustra la Stagione: “Dopo l’apprezzata apertura della Stagione, lo scorso dicembre, con il Trio Debussy, nel primo concerto del 2024 il pubblico ha accolto con calore il duo pianistico Silver-Garburg (le cui venti dita hanno trasformato in un’orchestra il pianoforte del Saloncino della Musica). Il mese di febbraio lo abbiamo voluto dedicare al duo archi e pianoforte, prima con lo straordinario talento del violinista venticinquenne Giovanni Andrea Zanon e della pianista Leonora Armellini, reduce dai successi al Concorso Chopin di Varsavia (ascoltati in duo lo scorso 3 febbraio); poi con l’ineguagliabile ricchezza espressiva di cui il violoncello è capace tra le mani di Enrico Bronzi, affiancato al pianoforte da Francesca Sperandeo (24 febbraio). L’unico appuntamento della Stagione al Piccolo Teatro Mauro Bolognini vedrà protagonista, il 9 marzo, l’irresistibile Janoska Ensemble, gruppo di matrice classica capace di rivisitare i grandi capolavori con improvvisazioni, parodie e citazioni prestate da altri generi come lo swing, il pop, il jazz e le sonorità latine. Di nuovo al Saloncino, ascolteremo uno dei più richiesti quartetti d’archi sulla scena internazionale, il Quatuor Modigliani, in un affascinante programma ispirato all’Italia (23 marzo). Il Belpaese sarà centrale anche nell’imperdibile appuntamento conclusivo della Stagione con la vocalità purissima e avvolgente di Arianna Vendittelli, che accompagnata dal pianista Antonello Maio canterà Mozart, Respighi, Rossini e Donizetti (4 maggio)”.

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